Energia Vitale, Magia e Incantatori

Yortik è un mondo in cui l’energia vitale può interagire con la materia ed è pertanto manipolabile. Ogni essere vivente disperde continuamente energia vitale su Yortik, che si nutre di questa energia.

In principio Yortik conobbe la fame e la solitudine e per questo, con le energie residue della sua creazione, creò i primi gorghi, un investimento disperato alla ricerca di nuove fonti di cibo. Le energie vitali più grandi attirarono la sua attenzione e fù così che le prime divinità si ritrovarono catturate dal mondo affamato. Alcune vennero consumate rapidamente e quasi del tutto rimanendo poco più che scintille divine e stringhe di amminoacidi, mentre altre vennero prosciugate lentamente, sopravvissero e si diedero battaglia nell’inferno che era il pianeta prima che la vita mortale vi facesse la sua comparsa. Così nacquero i primi eterni.

Dalle spoglie decadute delle prime divinità consumate nacquero le prime creature mortali, le quali si trovarono in un mondo che lentamente stava cambiando, divenendo più ospitale ma ancora pericolosamente instabile e saturo di energia vitale. Yortik infatti, come un bambino che sparge tanto cibo sul tavolo quanto ne mette in bocca, era ricoperto di energia vitale, così ricoperto infatti che l’eccesso di energia funzionò come una potente radiazione, favorendo un’evoluzione accelerata.

Le creature mortali cominciarono a manifestare nuove caratteristiche, in particolare alcune evolvettero la capacità di accumulare l’eccesso energetico che le circondava in porzioni precise del loro corpo, riducendo quindi l’effetto mutageno che il trovarsi in quel mondo aveva su di loro. Le creature capaci di canalizzare questa energia accumulata scoprirono istintivamente di poterla usare per alterare il mondo che le circondava. Nacque così la prima forma di magia mortale.

La magia è la capacità di manipolare l’energia vitale che fluisce su Yortik. Infatti sebbene con i millenni il pianeta abbia raffinato la sua capacità di nutrirsi, l’efficienza del processo è ben lungi dall’essere perfetta. Inoltre l’energia liberata dalle creature viventi è sempre stata superiore alla reale necessità del pianeta. Pertanto l’energia vitale fluisce continuamente da e verso il dio e gli utilizzatori di magia, siano essi bestie o creature senzienti contribuiscono a dissipare gli eccessi, consumandola.

Le creature con la capacità istintiva di conservare e manipolare l’energia vitale non la restituiscono del tutto alla morte. Una parte di questa resta intrappolata nei loro corpi in decomposizione e, se le condizioni sono adeguate, può cristallizzarsi a formare delle gemme, sature di energia vitale concentrata. Ad oggi esistono solo cinque luoghi noti dove queste gemme, ricercatissime dai tecnomanti, possono essere estratte dalla profondità della terra. Le gemme variano in dimensioni e purezza e una volta raffinate vengono trasformate in “cristalli di potere” che vengono utilizzati per alimentare oggetti magici appositamente progettati. Le gemme più piccole sono parte della vita quotidiana nella tecnocrazia e alimentano per diverso tempo (anche mesi) oggetti di uso comune come focolari o luci; quelle più grandi e potenti sono appannaggio esclusivo dello stato e dei particolarmente abbienti. I cristalli, pur se raffinati, rimangono comunque concentrati di energia vitale e mutagena, quindi stare vicino troppo a lungo a un cristallo grande o a tanti più piccoli, non è salutare nel medio-lungo periodo.

La venuta delle creature mortali senzienti e civilizzate da altri mondi fece sì che le creature native, per lo più primitive e non senzienti, si trovassero costrette in regioni limitate del mondo. Per poter dissipare gli eccessi in maniera uniforme Yortik cominciò a chiamare a sé anche creature senzienti di altri mondi (probabilmente anche altri fattori influenzarono questo passo della storia della magia sul pianeta), sensibili all’energia vitale e capaci di manipolarla: i primi incantatori mortali giunsero così nel mondo.

Attualmente esistono due principali tipi di magia: quella comune, detta “volgare” alla portata di chiunque abbia potere magico, e la magia rituale, detta “alta”, accessibile solo grazie agli sforzi congiunti di più incantatori contemporaneamente. La magia volgare è ulteriormente divisa in tre cerchi, progressivamente più potenti e difficili da apprendere. Ogni incantatore è in grado di manipolare solo un certa quota di energia prima di doversi riposare. La magia volgare permette inoltre di attivare oggetti magici, investendo una quota della propria capacità giornaliera nello strumento desiderato, che diventa quindi permanentemente incantato, almeno finché l’utilizzatore continua a investire quotidianamente nel suo potenziamento. Nel lungo periodo è verosimile che anche la magia causi effetti spiacevoli su chi la utilizza.

La magia rituale invece, se utilizzata correttamente, non ha limiti conosciuti, ad eccezione di quelli imposti dal numero di partecipanti al rituale.

Il fatto che la magia consista nella manipolazione dell’energia vitale non è una conoscenza diffusa. Anzi, nella maggior parte dei casi neanche gli incantatori sono coscienti del ruolo che stanno svolgendo nell’omeostasi energetica del pianeta. Pertanto sarà molto improbabile sentire un mago esclamare di non riuscire a manipolare l’energia vitale, bensì potrà capitare di sentirlo affermare di aver terminato i propri incantesimi, o di essere a corto di magia. I pochi che sono a conoscenza di questo segreto tendono a non diffonderlo.

Note:

  • la magia assomiglia all’effetto che il fuoco ha su una preparazione culinaria: gli ingredienti sono l’energia vitale, la fiamma è la magia, il piatto finito è l’incantesimo. Del fuoco non resta nulla di materiale nella pietanza ma grazie ad esso il cuoco (l’incantatore) è stato in grado di trasformare gli ingredienti in un piatto finito;
  • la necromanzia funziona utilizzando la magia per ridare una sembianza di vita a un corpo morto. Lo stato di conservazione del corpo influisce sulla quantità di energia necessaria a “rianimare” il corpo. I corpi che sono più meno integri possono essere facilmente rianimati con una spesa energetica relativamente bassa come zombie, mentre gli scheletri necessitano della creazione di mezzi di locomozione aggiuntivi, pertanto sono più difficili da creare ma anche più difficili da abbattere. I più abili riescono a strappare anime dal paradiso per infilarle nuovamente in corpi appositamente preparati generando anche non morti senzienti;
  • I tecnomanti stanno tentando di creare un sistema per distillare quella che credono essere la “magia” dall’aria e dall’acqua, creando gemme sintetiche;
  • uno dei principali effetti dell’utilizzo prolungato della magia è la sterilità, i maghi infatti sono continuamente attraversati da flussi mutageni che rapidamente decimano le loro cellule germinali. Per questo motivo esistono rituali specifici che servono ad aumentare la fecondità (eyes wide shut). Nel lungo termine la maggior parte dei maghi muore per la comparsa di tumori o mutazioni che non sono compatibili con la sopravvivenza prolungata. Ovviamente esistono persone che hanno studiato modi per evitare che questo accada.