Nascita del Mondo

All’inizio era solo Selach.
Solo nel nulla, il dio del Caos creò Yortik, il mondo. All’inizio il mondo cominciò a prender forma, ma presto Selach si accorse che esso era arido e privo di vita. Aveva bisogno di qualcosa: una stilla del suo potere. Il dio allora prese due gocce del proprio sangue. La prima la donò al mondo, la seconda la utilizzò per generare la propria progenie. Suo figlio, Rodahan che avrebbe dovuto governare su questo nuovo mondo.
La goccia donata al mondo però funzionò meglio di quanto Selach si aspettasse. Non solo, infatti, in esso cominciò a prosperare la vita, ma il piano stesso acquisì una sorta di basilare autocoscienza, basata sull’autoconservazione.
La prima cosa che il piano fece è rendersi conto della propria esistenza e quindi dei propri bisogni. Era stato generato dal caos, ma perché potesse prosperare aveva bisogno di equilibrio e di creature potenti che potessero avere influenza sui diversi aspetti della vita. Cominciò quindi ad usare la propria volontà, originata dal Caos, per aprire un gorgo che intrappolasse altre divinità provenienti da altri universi al di là del tempo e dello spazio. Rodahan cercò di istruire queste divinità su come dividere le proprie aree di influenza nel mondo, ma loro lo ignorarono, si ribellarono alla sua autorità e tentarono, senza successo di “liberarsi” da questa prigione; più lottavano, più i poteri che utilizzavano andavano ad alimentare l’energia e l’autocoscienza del mondo. Le prime divinità in lotta anche tra loro, lentamente, nel corso di millenni, videro la propria essenza risucchiata ad alimentare questo piano-prigione. Decaddero e persero quindi tutto il loro potere divino tranne l’immortalità. Esse vagano ancora per il mondo sotto il nome di Eterni
Il piano, nel proprio istintivo desiderio di autoconservazione, richiamò a sé altre divinità. Anche queste vennero istruite da Rodahan perché potessero dividersi i compiti con lui. Le divinità, dopo aver compreso la situazione, decisero quindi di spostare la propria influenza su questo piano. Nei prossimi millenni anch’esse, lentamente, perderanno potere, ma questa perdita è sempre bilanciata dal potere fornito dai loro fedeli. Se quest’ultimo non risultasse sufficiente, sarebbe la loro fine come divinità e si andrebbero ad unire agli altri Eterni già in giro per il mondo.