Aanya, dea dei sogni e dei desideri

Aanya fu richiamata su Yortik dalla forza stessa dei Sogni e dei Desideri dei primi popoli, poiché i Desideri non sono altro che Sogni che vengono fatti ad occhi aperti. I primi popoli sognavano la pace in un mondo disordinato e confuso, sognavano una patria, desideravano la conoscenza. La Dea si nutre di questi sentimenti che distilla per generare creazioni effimere, destinate a svanire durante il giorno. La leggenda narra che il corpo materiale di Aanya sia nascosto su Yortik, immersa in un sonno eterno poiché insoddisfatta della realtà che la circondava e delle sue creazioni, limitate dalla realtà. Nessuna arte poteva esprimere ciò che era possibile sfruttando i poteri del sogno e dell’immaginazione: predilige perciò le creature ricche di inventiva e immaginazione che osano sfidare i limiti imposti dalla stessa Natura.

Aanya lascia che le menti dei suoi fedeli possano vagare liberamente nel mondo del Sogno, un regno in cui è possibile camminare soltanto lasciandosi alle spalle il proprio corpo da addormentati. In questo regno è possibile trovare l’illuminazione, così come la perdizione se non ci si allontana per tempo da esso. I fedeli di Aanya sono benedetti con frequenza da sogni vividi, che ispirano all’azione e a sfidare i limiti dell’immaginazione.

In quasi tutti i territori di Yortik crescono dei fiori da cui è possibile ottenere un’essenza che rende più facile immergersi nel mondo del sogno, ma in passato fu stato osservato che chi ne faceva abuso veniva talmente attratto dal mondo in cui Aanya aveva completo dominio da non aver più desiderio di tornare nella vita reale. Per evitare che le persone venissero prese dal Sonno Eterno, i sacerdoti di Aanya raccolgono scrupolosamente e lavorano i fiori, per far sì che l’essenza venga piuttosto distribuita dalla Chiesa in dosi che vengono ritenute sopportabili per gli individui e che vengano retribuite con un’offerta.
Inutile dire che per sfuggire a condizioni di vita insoddisfacenti, molte persone cerchino di procurarsi questo estratto purissimo tramite vie poco legali, compresi i tentativi di corruzione e la fermentazione.