Torok, il corrotto

“Se è la forza che determina il diritto, allora non c’è posto per la Giustizia in questo mondo, Nosiras”
“Se hai ragione, Torok, non avrei la forza di vivere in un mondo come questo; ma se hai torto, vale la pena morire per dimostrarlo”

Torok, dio della Giustizia, non poteva accettare che esistesse spazio nel mondo per gli Dei malvagi. A nulla valsero gli avvertimenti di Yal e Rodahan: non potevano esserci patti con le forze del male, né accordi né compromessi. Non poteva esserci tolleranza per creature che non provavano alcun rimorso nell’infliggere sofferenza ai più deboli e che bramavano il sangue delle creature mortali. Disposto a tutto pur di portare l’ordine in un mondo che riconosceva come selvaggio e crudele a causa delle divinità malvagie, Torok usò tutto il suo potere per combattere l’oscurità: era disposto a cadere pur di portare a termine la sua crociata. Le forze malvagie caddero sotto i colpi della sua spada, una dopo l’altra e innumerevoli vite vennero recise nella guerra: uno dopo l’altro, gli dei perirono.
Torok era ormai allo stremo quando infine giunse davanti a Mooloth, l’ultimo degli dei malvagi, signore della pestilenza e della corruzione. L’abominio non poteva sopravvivere contro Torok, e lo sapeva, ma la sua vittoria sarebbe stata un’altra: con le sue ultime forze, utilizzò tutti i suoi poteri rimasti per corromperlo.

Torok si svegliò su una landa corrotta, circondato da sangue e morte, senza poteri e con la mente spezzata. Non ci sarebbe stata alcuna pace. Yortik avrebbe richiamato altri dei malvagi, poiché quel mondo non conosceva giustizia nè pace. Non erano mai esistiti buoni o cattivi, soltanto forti e deboli, capaci e incapaci di fare ciò che era necessario per prendere il potere. In piedi, camminando fra le Lande Ferite, usò il suo sangue per ridare vita a ciò che giaceva a terra, facendolo di nuovo marciare accanto a lui senza alcuna energia vitale, un mero involucro vuoto atto a combattere ed eseguire ordini.
Il suo esercito non mangiava, non dormiva, non piangeva. Non soffriva.
Il suo voto di Giustizia, divenne un voto oscuro: distruggere Yortik.
Il modo per farlo era soltanto uno: lasciare che morisse di fame.

Torok è un Eterno dagli immensi poteri, che non si fermerà finché non avrà portato a termine il suo compito, appagando la sua sete di vendetta: distruggere completamente il Gorgo e drenare l’intero mondo di energia vitale. Il giusto Nosiras è già perito sotto la sua lama.
Quanti altri eroi dovranno morire per fermare l’ultima ed estrema piaga di Mooloth?
Persino gli Dei lo temono, e ciò che temono di più è che le preghiere dei non-morti, pur prive di energia vitale, siano abbastanza forti da restituire potere a Torok e farlo ascendere. Perciò sperano che la fiamma dei loro fedeli non venga mai spenta, ma temono: da lungo tempo non esiste più un dio della Giustizia su Yortik, e dopo la morte di Nosiras il trono è rimasto vuoto.