Capitolo IIc bis: Una notte a teatro

Partecipanti: Narset, Artemisia, J. Belly, Duncan, Fint.

Svolgimento: decisi a recuperare tutti i cittadini rapiti, temendo che possano essere destinati a qualcosa di terribile nelle mani del culto di Xun, il gruppo continua ad indagare. Il neo liberato fabbro Jason rivela alle Vele l’esistenza di una misteriosa organizzazione che rapisce i cittadini dell’isola per farne… qualcosa. Il fabbro rivela inoltre che tale gruppo si riunirebbe in un teatro cittadino.

In mancanza di piste migliori gli ex-pirati decidono di visitare il teatro. Arrivati sul luogo scoprono che in cartellone vi è una singola opera, da molto, moltissimo tempo. I locali e la direttrice della compagnia, tale Irina, si rivelano davvero poco collaborativi e l’unica informazione che si lasciano sfuggire è che sarebbe in programma una sospettosa “festa privata” in una villa lì vicino, proprietà di tale Antonidas. L’esplorazione del teatro non restituisce inizialmente particolari soddisfazioni ad eccezione del fatto che gli spalti sembrano essere riservati sempre alle stesse persone. Ad un esame più approfondito il gruppo scopre un passaggio segreto, nei pressi del quale sono appoggiati mantelli e maschere carnevalesche. Prendendo il coraggio in mano una parte degli investigatori penetra nella galleria. Nel tunnel incontrano una povera donna cui sono stati cuciti occhi e bocca. La vista della povera disgraziata spinge le vele a battere in ritirata e a tentare un approccio diverso.

I tentativi di ottenere un invito alla festa di Antonidas si rivelano purtroppo infruttuosi, spingendo il gruppo a discendere nuovamente nelle gallerie. La seconda discesa nelle tenebre permette alle Vele di scoprire che i cunicoli connettono il teatro proprio alla villa di Antonidas, dove viene ritrovato ciò resta dei cittadini rapiti. Per i pochi che non sono già morti, la morte risulta una liberazione.

Sconsolati per non essere riusciti nel loro obiettivo, gli uomini e le donne delle ciurme tornano a casa con la rabbia e il disgusto nel cuore, certi che questa non sarà l’ultima volta che sentiranno il nome di Antonidas, né del culto di Xun.

La nave di Antonidas, scopriranno più tardi, aveva attraccato solo per pochi minuti nel porto cittadino quello stesso giorno, allontanandosi in fretta dopo che qualcuno era salito di corsa sul ponte…